Elettromiografia Roma
Analizzare il funzionamento del sistema nervoso periferico
L’Elettromiografia (EMG) è un esame strumentale e funzionale utile per lo studio delle malattie del Sistema Nervoso Periferico e dei suoi muscoli, per localizzare la sede della lesione e stabilire la gravità e il decorso della malattia.
Elettromiografia arti superiori si applica:
nella compressione del nervo ulnare, al polso o al gomito;
nello studio della sindrome del tunnel carpale;
nelle lesioni del nervo radiale;
diagnostico di malattie neurologiche che coinvolgono in maniera diffusa i nervi e i muscoli dell’organismo.
L’esame dura circa 30 minuti e può interessare entrambi gli arti o l’arto interessato.
Elettromiografia (EMG) arti inferiori è indicata:
per la valutazione di eventuali patologie a carico dei nervi periferici e dei muscoli scheletrici.
Durante l’esame viene chiesto di sdraiarsi sul lettino. Mediante l’applicazione di elettrodi o aghi, posizionati in vari punti degli arti inferiori, a seconda dei sintomi avvertiti, si procede alla registrazione dell’attività elettrica del muscolo interessato in fase di riposo e durante una leggera contrazione. Ha durata di circa 15-20 minuti.
L’apparecchiatura ecografica è composta da un computer con una consolle di comando, un monitor e dei trasduttori denominati sonde, diversi secondo la struttura o dell’organo da esaminare.

Lo studio elettromiografico si avvale di tre metodiche fondamentali:
Elettroneurografia (ENG)
Per lo studio elettroneurografico (ENG) vengono utilizzati elettrodi di superficie (dischetti adesivi, ad es.) che registrano i segnali elettrici ottenuti stimolando elettricamente le fibre nervose.
Elettromiografia (EMG) propriamente detta
Per l’elettromiografia (EMG) propriamente detta vengono, invece, utilizzati degli elettrodi ad ago concentrico monouso, che registrano l’attività del muscolo in cui vengono inseriti.
Elettromiografia di singola fibra (SFEMG)
Quando si prescrive l’EMG?
Il medico prescrive l'elettromiografia quando il paziente riferisce uno o più di questi sintomi:
- Formicolio
- Debolezza muscolare
- Intorpidimento
- Dolore muscolare o crampi
- Paralisi
- Spasmi muscolari involontari
- Tetania Latente
- Segno di Trousseau
Lo specialista che si occupa di eseguire l’esame elettromiografico è il neurologo-neurofisiopatologo.
Se ti stai domandando dove fare l’elettomiografia nei nostri centri specializzati e all’avanguardia di Roma e Lecce potrai trovare professionisti in grado di rispondere al meglio alle tue esigenze.
L’esame elettromiografico è doloroso?
Non è un esame molto invasivo, tuttavia, può risultare leggermente fastidioso per chi è particolarmente suscettibile all’ago. Se si utilizzano gli elettrodi in superficie, si avverte una leggera conduzione elettrica. Se invece si utilizza l’ago, si percepiscono la sensazione della puntura e la corrente. Pertanto, questo esame strumentale non può essere considerato doloroso.
La durata della seduta varia dai 10 ai 20 minuti con protocollo standard di trattamento che va dalle 3 alle 5 sedute a cadenza settimanale.
Ci sono controindicazioni o rischi?
Le controindicazioni al trattamento con onde d’urto sono rappresentate dalle seguenti condizioni:
Gravidanza
Neoplasie
Infezioni acute dei tessuti molli e ossei
Patologie coagulative del sangue
Pazienti portatori di pacemaker
Preparazione e suggerimenti
Non vengono richieste particolari preparazioni all’esame elettromiografco, sarà cura del medico specialista valutare l’indicazione all’uso della strumentazione previa idonea valutazione clinica e anamnestica.
Quali precauzioni deve osservare il paziente in terapia
Nel corso della seduta di trattamento è opportuno che il paziente riferisca all’operatore eventuali sensazioni dolorose avvertite in modo da poter adattare i parametri al grado di tollerabilità dello stesso.
Dove effettuare il trattamento?
L’elettromiografia va effettuato presso centri specializzati con personale qualificato. Presso Istituto Santa Chiara di Roma e Lecce si può richiedere l’esame.