Quando vi è il sospetto di trovarsi di fronte a un bambino dislessico è importante che venga fatta, al più presto, una valutazione diagnostica. La diagnosi, formulata non prima della seconda classe primaria, è il risultato di una valutazione effettuata con test specifici, da specialisti o strutture accreditate con un’equipe multidisciplinare (art.3 della L.170/2010). Per effettuare la diagnosi si rispetta un iter diagnostico condiviso dalle Linee guida del Consensus Conference (CC-2010). L’equipe diagnostica multidisciplinare è costituita da Neuropsichiatra Infantile, Psicologo, Logopedista ed, eventualmente, altri professionisti sanitari. Figure non sanitarie, quali counselor, tutor degli apprendimenti ecc., non possono fare diagnosi. La valutazione delle singole abilità deve prevedere l’utilizzo di test e prove standardizzate, atti a valutare le seguenti aree:
- L’intelligenza generale
- Abilità scolastiche strumentali (lettura, scrittura, calcolo)
- Funzioni cognitive di base (attenzione, memoria, linguaggio, ecc.)
- Prove MT-3 (Cornoldi et al., 2017), che permettono di valutare la lettura in tutte le classi della scuola primaria e secondaria
- DDE-2 (Sartori et al., 2007), batteria composta da prove riguardanti la lettura di liste di parole, non parole e frasi omofone, valuta sia la lettura che la scrittura