Audiologia e Foniatria Roma

Visita Specialistica e riabilitazione udito

COSA SONO L’AUDIOLOGIA E LA FONIATRIA

La specialità medica in audiologia e foniatria si occupa della fisiopatologia e della terapia delle malattie dell’apparato uditivo e vestibolare nonché della fisiopatologia clinica e terapia della deglutizione e della comunicazione uditiva. Unisce l’audiologia, branca che si occupa, appunto, della diagnosi e trattamento delle patologie dell’apparato uditivo e la foniatria, ramo della medicina che studia la comunicazione verbale e la deglutizione e i disturbi ad essa correlati.

Chi è l’audiologo foniatra

L’audiologo foniatra è un medico specialista che si occupa della valutazione clinica dell’orecchio e della diagnosi e del trattamento dei disturbi del sistema uditivo e vestibolare.

In quanto foniatra è inoltre specializzato nella comunicazione verbale e nella diagnosi dei disturbi legati al linguaggio.
Il foniatra ha competenze anche funzionali: non si limita a guardare l’organo, cercando in esso i segni di patologia, ma si sofferma a valutare come l’intero apparato vocale funziona.

Il lavoro del Foniatra è essenziale per ottenere buoni risultati durante il processo di prevenzione dei disturbi della voce.

In caso di una disfonia, valuta anche come la voce viene prodotta a partire dalla modalità con la quale si respira, sino al modo col quale si utilizza la bocca per parlare. In relazione alle necessità, può ricorrere a una valutazione strumentale della voce, a una registrazione, al solo ascolto attento, arrivando così a una diagnosi che non si limita a una constatazione del danno organico, ma giunge a comprendere perché tale danno si è instaurato.

VISITA SPECIALISTICA

Attività diagnostiche e prestazioni

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I disordini dell'udito

La perdita dell’udito è un problema diffuso e può colpire persone di tutte le età. L’esposizione a rumori forti, lesioni alla testa, virus e batteri, i tumori e alcuni farmaci possono tutti interferire con la capacità di sentire normalmente.

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I disordini vocali

I disordini vocali hanno un impatto negativo sugli aspetti professionali, sociali ed emozionali della vita di ognuno.

Possono essere riconosciuti:

  • per la qualità anomala della voce (raucedine), dal tono anormale o instabile, non appropriato per l’età o il sesso;
  • dall’incapacità di parlare per lunghi periodi;
  • per l’instaurarsi di stanchezza (fonoastenia) o fastidi e/o dolori per es. alla muscolatura del collo dopo aver parlato o cantato.

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Videoconsulenza

PATOLOGIE E AREE DI INTERVENTO IN CAMPO AUDIOLOGICO

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Ipoacusie

L’esposizione al rumore è una delle principali cause di ipoacusia. Di solito si sviluppa gradualmente e può passare inosservata fino a quando non progredisce al punto in cui le opzioni di trattamento sono limitate. Alcuni tipi di ipoacusia sono inevitabili. La presbiacusia non può essere fermata, ma con test dell’udito regolari è possibile rilevare precocemente il problema, prima che peggiori.

La Perdita dell’udito indotta dal rumore, invece, può essere evitata. L’esposizione ripetuta al rumore negli ambienti professionali può portare alla graduale perdita dell’udito (macchinari, musica ad alto volume, armi da fuoco, fuochi d’artificio, moto, ecc). È fondamentale, dunque, assicurarsi che i dispositivi di sicurezza e protezione dai rumori siano adeguati.
Nella vita quotidiana è necessario tenere il volume basso di televisione e stereo, e soprattutto, dei dispositivi come lettori MP3. Inoltre, molti studi dimostrano che l’uso del tabacco influisce sull’instaurarsi dell’ipoacusia.

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Acufene

Mentre molti pazienti imparano a convivere con esso, l’acufene può diventare molto di più di un problema lieve o trascurabile per tanti altri. Gli acufeni possono seriamente disturbare il sonno, la concentrazione e la vita quotidiana, fino a causare depressione e ansia.
Si ritiene che circa il 10% della popolazione sia affetto da acufeni e che nello 0,5% dei casi l’intensità sia tale da provocare fastidio: la descrizione fornita dal paziente non è correlata alla sua intensità, bensì al fastidio che ne deriva.

È fondamentale rivolgersi all’audiologo in questi casi per una diagnosi approfondita.
Il dolore a un orecchio o la diminuzione della capacità uditiva possono indicare la presenza di un accumulo di cerume, ma, attenzione, potrebbe non essere solo questo.
È possibile, infatti, che si tratti di una condizione medica diversa che coinvolge l’orecchio e che potrebbe richiedere attenzione.

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Ipoacusia trasmissiva

L’ipoacusia trasmissiva, dovuta a frequenti episodi di infezioni delle prime vie respiratorie e allergie che determinano accumulo di catarro nell’orecchio medio, provoca, se non si interviene tempestivamente, una riduzione dell’udito. Nei bambini può essere causa di ritardo dell’apprendimento scolastico e di disturbi del linguaggio. Uno screening dell’udito eseguito da medici specialisti audiologi può identificare bambini a rischio che, se trattati precocemente, potranno ritornare ad avere un udito normale.
L’otite media catarrale è patologia subdola da un punto di vista clinico, non dà dolore ma sola ipoacusia e può condizionare lo sviluppo cognitivo-intellettivo, riducendo l’attenzione scolastica del bambino.

La rimozione del cerume deve essere effettuata da un medico, in quanto il condotto uditivo e il timpano sono delicati e potrebbero essere danneggiati.

ESAMI E PRENOTAZIONI

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Visita audiologica

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Lavaggio auricolare

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Audiovestibologia

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Controllo dell'udito

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Esame audiometrico

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Esame ipedenzometrico

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Audiometria vocale

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Acufenometria

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Abr

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Potenziali evocati

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Protesi acustiche su misura

PATOLOGIE E AREE DI INTERVENTO IN CAMPO FONOLOGICO

Le alterazioni fonologiche più frequenti:

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Disfonia

La disfonia può essere definita come un’alterazione qualitativa e/o quantitativa della voce parlata, modificazione strutturale e/o funzionale di uno o più organi coinvolti nella sua produzione, inadeguatezza delle relazioni dinamiche fra le diverse componenti dell’apparato pneumo-fono-articolatorio.

La disodia è un’alterazione della voce cantata. È importante:

  • l’individuazione dei sintomi di specifica alterazione prestazionale sia da un punto di vista percettivo-vocale che propriocettivo
  • l’individuazione delle cause organiche o funzionali
  • la considerazione di questa alterazione quale specifico sintomo funzione-correlato

I QUADRI PATOLOGICI

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Le disfonie disfunzionali

I disordini vocali che hanno come comune denominatore un’alterazione della voce associata a normale morfologia e motilità delle corde vocali, in assenza di modificazioni organiche primarie delle strutture anatomiche interessate alla creazione della voce.

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Le disfonie organiche

Primarie: lesione a esordio laringeo responsabile del sintomo. Il modo in cui viene esercitata la funzione vocale è ininfluente sulla sua genesi (malformazioni congenite, patologia tumorale, patologie infiammatorie…).

Secondarie: a patologie sistemiche che producono lesioni a livello dell’apparato fonatorio o ne alterano il controllo neurologico (endocrinopatie, allergopatie, insufficienza renale, insufficienza respiratoria, obesità, patologia gastroenterica come il reflusso laringo-faringeo, patologia neurologica…), a farmaci: ormoni, corticoidi, diuretici, antistaminici.

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Fibrolaringostroboscopia

Attraverso la fibrolaringostroboscopia è possibile l’osservazione e l’eventuale individuazione di anomalie delle corde vocali e/o delle zone circostantI.

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Laringoscopia

La laringoscopia rigida fornisce una chiara visione ingrandita delle corde vocali.

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Laringoscopia flessibile

La laringoscopia flessibile viene eseguita attraverso il naso e con essa si possono diagnosticare i disturbi respiratori nasali che causano disidratazione delle mucose del naso e della laringe, determinando sia disturbi della voce, ma anche un accumulo di catarro sia a livello della laringe che dell’orecchio, con i fastidi che ne conseguono: un riposo notturno alterato e stanchezza diurna.

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Laringostroboscopia

La laringostroboscopia, con l’utilizzo della luce stroboscopica appunto, è considerata al giorno d’oggi la tecnica più utile per la diagnosi dei disturbi vocali, poiché consente l’esame dettagliato delle corde vocali.

Quando contattare un audiologo foniatra

In caso si abbia una voce alterata per oltre due settimane è necessario consultare un Foniatra, affinché possano prontamente essere diagnosticate eventuali patologie delle corde vocali.

La diagnosi precoce è fondamentale perché si possono prendere dei provvedimenti per evitare ulteriori danni all’udito. Questa si può realizzare con periodici controlli audiologici e visite tempestive in caso di dolore, fastidio auricolare o una diminuzione dell’udito.

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