Il disturbo dello spettro autistico è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, che si manifesta con alcune specifiche caratteristiche sensoriali comportamentali e cognitive.
Quali sono i sintomi dell’autismo?
Generalmente chi è affetto da un disturbo dello spettro autistico presenta :
- compromissioni nella comunicazione sia verbale sia non verbale;
- compromissioni nell’interazione e nella comunicazione sociale;
- interessi ristretti ed attività stereotipate.
I soggetti autistici possono presentare anche disabilità intellettiva di varia gravità.
Come riconoscere l’autismo? (Segnali)
Già nei primi anni di vita il bambino:
- può manifestare comportamenti insoliti e ripetitivi;
- tende ad isolarsi, non richiedendo la partecipazione dell’altro nelle sue attività;
- utilizza l’altro in maniera strumentale, per l’appagamento delle esigenze del momento.
Diagnosi
La diagnosi di disturbo dello spettro autistico è basata su criteri esclusivamente clinici.
Per portare alla luce gli eventuali sintomi durante le tappe della crescita, vengono adottati, oltre alle valutazioni mediche neurologica, neuropsichiatrica, strumenti di valutazione validati a livello internazionale, quali:
- l’Autism Diagnostic Interview–Revised (ADI-R);
- l’Autism Diagnostic Observation Schedule (ADOS) ;
- la Childhood Autism Rating Scale (CARS).
- Possono a volte essere utili valutazioni genetiche e di neuroimaging.
Quali sono le cause dell’autismo?
Oggi è largamente condivisa la convinzione che l’autismo sia la manifestazione comportamentale di disfunzioni della maturazione neurobiologica e del funzionamento del sistema nervoso centrale, ad eziologia spesso non definita.
Quando si manifestano i sintomi dell’autismo infantile?
Sebbene l’età media in cui viene effettuata la diagnosi oscilli tra i 3 ed i 4 anni, retrospettivamente, si ritiene che la maggior parte dei bambini manifesti il quadro clinico entro il 20esimo mese di vita
Quali sono le forme dell’autismo?
Il fatto che nel DSM-5 l’autismo sia stato inquadrato in un nuovo orientamento diagnostico (da “Disturbi pervasivi dello svuluppo” a “Disturbi dello spettro autistico”) elimina la presenza delle diverse forme di autismo come:
- sindrome di Asperger,
- disturbo pervasivo non altrimenti specificato;
- disturbo disintegrativo;
- sindrome di Rett (grave patologia neurologica di origine genetica, ora inserita nei disturbi genetici).
La nuova dicitura “Disturbi dello spettro autistico” rimanda al concetto dimensionale della patologia, che significa che lungo un continuum delle dimensioni ritroviamo sintomi autistici che variano per intensità e frequenza.
Questo significa che nelle dimensioni autistiche troviamo persone con caratteristiche cliniche eterogene nella compromissione sociale, nella presenza di comportamenti e di interessi ristretti e disabilità intellettiva….
Esistono livelli di gravità dell’autismo?
Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, DSM 5, esistono 3 livelli di gravità:
- livello 1, in cui vi è una minore e/o parziale compromissione dell’area linguistica e cognitiva, ed i deficit comunicativi sono tali da richiedere un supporto;
- livello 2, in cui la comunicazione verbale e non verbale sono deficitarie e vi è necessità di un supporto significativo;
- livello 3, in cui è presente una grave compromissione del funzionamento, tale da richiedere un supporto molto significativo.
Cos’è l’autismo ad alto funzionamento?
È una forma di autismo, di livello 1, in cui le aree che riguardano il linguaggio, la sfera cognitiva e l’interazione sociale sono solo parzialmente interessate (linguaggio fluente e quoziente intellettivo nella norma), a differenza di quanto accade in altre forme più gravi (livelli 2 e 3). In passato denominata Sindrome di Asperger.
Ci sono correlazioni tra i vaccini e l’autismo?
Allo stato attuale non ci sono dati che indichino che un qualsiasi vaccino aumenti il rischio di sviluppare autismo o qualsiasi altro disturbo del comportamento.
Quali sono le terapie per affrontare l’autismo?
I principali trattamenti utilizzati hanno come obiettivo il potenziamento delle autonomie del soggetto e il miglioramento della sua qualità di vita personale, sociale e scolastica/lavorativa. Pertanto, il trattamento è di tipo educativo-abilitativo e si avvale dell’utilizzo di terapie e tecniche comportamentali.Inoltre, possono essere utilizzati anche trattamenti farmacologici per: aggressività, iperattività, disordini cognitivi, comportamenti sociali aberranti, insonnia.
Quali sono le professionalità richieste nella cura dell’autismo?
- Neurologo;
- neuropsichiatra infantile;
- psicologo;
- psicoterapeuta;
- neuropsicomotricista;
- logopedista;
- educatore professionale;
- pedagogista;
- fisioterapista.
Dove trovare centri d’eccellenza per il trattamento dell’autismo?
Nei nostri centrI d’eccellenza per l’autismo a ROMA Prati e a Lecce troverai degli specialisti in grado di rispondere a tutte le tue domande ed ad individuare il percorso migliore nel trattamento della patologia.