Cos’è la psicoterapia
È un percorso di trattamento dei disturbi psicologici e si realizza attraverso una serie di incontri con un professionista: lo “psicoterapeuta”. Lo scopo principale della psicoterapia è quello di promuovere un cambiamento che riduca alcune forme di sofferenza emotiva.
La psicoterapia si serve di terapie psicologiche quali il colloquio, le prescrizioni terapeutiche, la relazione, etc; e può rivolgersi non solo al singolo individuo, ma anche alla coppia e al gruppo
Chi è lo psicoterapeuta?
È un professionista (psicologo o medico) che dopo essersi laureato e abilitato, ha conseguito la specializzazione almeno quadriennale in psicoterapia, in una delle varie scuole pubbliche o private attualmente autorizzate dal MIUR ed è inserito nell’elenco degli psicoterapeuti del proprio Ordine di appartenenza.
Sono diversi gli approcci esistenti:
- lo psicodinamico,
- il sistemico familiare,
- l’approccio cognitivo-comportamentale che è stato riconosciuto come trattamento efficace per numerosi disturbi psicologici, tanto da essere inserito in molte linee guida nazionali e internazionali (es: USA, Gran Bretagna, Australia; NCCMH, 2011).
Cosa fa?
Accoglie il paziente in un contesto positivo e non giudicante. Il suo lavoro consiste nel mettere a disposizione della persona le proprie conoscenze scientifiche per costruire insieme un percorso che favorisca e faciliti il raggiungimento del benessere personale, sociale e familiare.
Su cosa può intervenire?
Lo psicoterapeuta si occupa del trattamento di:
- Disturbi d’ansia, depressione,
- Fobie,
- Disturbi alimentari,
- Dipendenze, disturbi di personalità,
- Difficoltà relazionali (problemi di coppia e familiari),
- Traumi dovuti a lutti,
- Abusi e violenze,
- Eventi catastrofici;
Si occupa inoltre di:
- Disturbi dell’apprendimento,
- Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
- E molti altri tipi di disagio.
Dopo aver compreso il tipo di disturbo, lo psicoterapeuta redige un piano terapeutico e concorda gli obiettivi con il paziente. Il suo lavoro non è lineare, la terapia può presentare dei momenti di stallo pertanto i tempi e quindi la durata del trattamento non sono definibili a priori; ad esempio ciò che accade nella vita nel paziente nel corso del trattamento può avere grande rilevanza e agevolare, ritardare o addirittura ostacolare il lavoro psicoterapico.
Quali strumenti utilizza la psicoterapia?
Gli strumenti principali dello psicoterapeuta sono: il colloquio e la relazione.
All’interno del colloquio nel caso specifico della psicoterapia cognitiva comportamentale si utilizzano oltre al colloquio, tecniche cognitive, comportamentali, esercizi che favoriscono il rilassamento, ecc.
Quando ricorrere alla terapia?
- Quando ci si sente in difficoltà e si ha la percezione di non riuscire più a gestire la propria vita (es. a causa di una separazione, di un lutto, di un cambiamento lavorativo)
- In caso di comparsa di sintomi che limitano la vita personale e relazionale (es. fobie, ansia, ecc.);
- Se ci si sente insoddisfatti, sopraffatti, non in grado di prendere decisioni importanti e/o si prova una sensazione di vuoto e di confusione
- In caso di problemi comportamentali
Quali fattori influenzano la durata di un percorso psicoterapeutico?
Non è possibile dare una risposta bene definita a causa di molteplici fattori individuali quali:
– Cronicità/gravità del disturbo
– Risorse personali o schemi troppo rigidi dell’individuo
– Atteggiamento dell’ambiente familiare
– Presenza o meno di una rete sociale
– Tipo di patologia/disturbo da trattare.
Quanto dura la terapia?
Generalmente la durata delle sedute di psicoterapia varia tra i 40 e i 60 minuti per la psicoterapia individuale, può arrivare sino a 1h e 30’ per la terapia di gruppo e comunque può variare in base al tipo di terapia che si sta seguendo e in base all’approccio.
Il tempo rappresenta il contenitore in cui si forniscono i materiali su cui lavorare, si esprimono i contenuti che si trattano all’interno della seduta stessa o nelle sedute successive, in un fluire continuo dell’azione psicoterapeutica.