Paralisi del nervo facciale: cos’è, cause, sintomi
Le paralisi periferiche del VII nervo cranico costituiscono una patologia complessa che interessa l’ambito neurologico, otorinolaringoiatrico e riabilitativo.
Il nervo facciale, responsabile della motilità e dell’espressività dei muscoli mimici e di altre sofisticate funzioni come la percezione del viso, la regolazione della lacrimazione e della salivazione, può essere danneggiato a causa di diverse condizioni e patologie. Molti casi vengono inquadrati tra le paralisi idiopatiche o di Bell, tuttavia sono riconosciute diverse cause:
- Herpes simplex
- Herpes zoster (Sindrome di Ramsay-Hunt)
- Malattia di Lyme
- forme traumatiche
- tumori (neurinoma del VIII, tumori della parotide, schwannoma..)
La paralisi periferica del nervo facciale è una mononeurite, di natura infiammatoria e autoimmune, i cui sintomi si manifestano con una paresi o paralisi, che coinvolge sia la parte superiore che quella inferiore del volto. Il lato colpito diventa flaccido e privo di espressione, con disturbi anche di tipo percettivo e di comunicazione. Si tratta di una condizione invalidante con un impatto significativo sulla qualità di vita, sul versante emozionale, psicologico e sociale.
Un trattamento efficace richiede l’integrazione di competenze multidisciplinari e un approccio mirato a tutte le dimensioni del recupero. Fondamentale è la tempestività dell’intervento riabilitativo al fine di prevenire ulteriori complicanze e guidare il processo di rigenerazione nervosa nel modo più corretto, scongiurando le sincinesie.
Il ruolo cruciale della riabilitazione nel trattamento della paralisi facciale
Negli ultimi anni grazie ai numerosi studi scientifici è stato sviluppato un approccio riabilitativo altamente strutturato, che si differenzia dai trattamenti più generici del passato: la Riabilitazione Neurocognitiva.
Questo percorso si basa sulle capacità percettive e motorie del nervo facciale, permettendo di ottenere il massimo recupero possibile, in base al danno effettivo subito a alla fase in cui si trova il paziente. Inoltre, il trattamento ha lo scopo di salvaguardare anche le altre importanti funzioni dei nervi cranici in stretta relazione con il nervo facciale, ampliando così i confini della riabilitazione, da intendersi quindi, in chiave sistemica.
Riabilitazione facciale: gli esercizi per il trattamento della paralisi del nervo facciale
Il recupero dalla paralisi del nervo facciale richiede l’esecuzione di esercizi che tengano conto del forte legame tra i processi neurocognitivi e l’attivazione muscolare. Il trattamento deve essere visto come un processo in cui il soggetto riapprende a muovere il viso attraverso il recupero di percezione e consapevolezza, non solo dal lato colpito ma nella sua totalità. Il trattamento riabilitativo riguarda, infatti, entrambi i lati del viso, in un processo di confronto percettivo, per ristabilire simmetria, espressività e il senso di unità, che i pazienti tanto lamentano di aver perduto.
In caso di paralisi facciale, rivolgiti agli specialisti di Istituto Santa Chiara di Lecce per una valutazione e iniziare un percorso di riabilitazione mirato e professionale.
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