Sbiancamento denti professionale: cos’è?
Lo sbiancamento dentale è un trattamento che rende i denti visibilmente più bianchi e luminosi.
Con il tempo, il naturale colore dei denti può scurirsi o ingiallirsi a causa di fattori genetici, fumo, invecchiamento, o consumo di sostanze pigmentanti come caffè, tè, liquirizia e coloranti artificiali.
I trattamenti sbiancanti, rapidi e non invasivi, mirano a ridurre queste discromie, riportando i denti al loro colore originale o schiarendoli di qualche tono. È importante però essere consapevoli dei limiti: lo sbiancamento non crea un “bianco artificiale”, ma valorizza il colore naturale dei denti, migliorandone l’estetica complessiva.
Come funziona lo sbiancamento dei denti
I trattamenti sbiancanti si basano sull’utilizzo di agenti chimici come il perossido di idrogeno o il perossido di carbammide. Queste sostanze rilasciano radicali liberi di ossigeno che, agendo sulla superficie dentale, rompono i legami delle molecole responsabili delle macchie, rendendo i denti più bianchi.
Prima di procedere, è indispensabile una visita odontoiatrica, comprensiva di esame clinico e radiografico, per verificare la salute generale della bocca, delle gengive e dei tessuti molli.
- Nel caso del perossido di carbammide, il gel sbiancante ad alta concentrazione viene applicato per un massimo di 30 minuti.
- Con il perossido di idrogeno, invece, il gel viene posizionato direttamente sui denti in sedute da 15 minuti, per un totale di 2-4 applicazioni.
Durante il trattamento, vengono utilizzati strumenti come apribocca, barriere gengivali e protezioni per la lingua, con lo scopo di evitare che il prodotto venga a contatto con i tessuti molli o ingerito accidentalmente.
In alcuni casi, si può associare l’uso della luce LED, che potenzia l’effetto del perossido di idrogeno.
Infine, il dentista valuta la presenza di eventuali ricostruzioni, faccette o protesi, poiché questi materiali non reagiscono allo sbiancamento, e ciò potrebbe causare un risultato estetico disomogeneo.
Cosa non fare dopo lo sbiancamento denti
Per almeno 72 ore dopo lo sbiancamento, è importante seguire alcune precauzioni per mantenere il risultato e proteggere i denti:
- Non trascurare l’igiene orale, usando spazzolino morbido e dentifricio delicato
- Non lavare i denti subito dopo i pasti: attendere almeno 30 minuti
- Evitare cibi e bevande colorati: tè, caffè, vino rosso, sughi, curry, frutti di bosco, bibite gassate
- Niente fumo, almeno per 24-72 ore
- Limitare alimenti troppo caldi o freddi per evitare sensibilità
- Preferire cibi chiari (“dieta bianca”): riso, pollo, latte, yogurt, patate, banane
Seguire questi consigli aiuta a prolungare l’effetto del trattamento e prevenire nuove macchie.
Effetti collaterali dello sbiancamento ai denti
Lo sbiancamento dentale è un trattamento sicuro se eseguito correttamente e sotto controllo professionale. Tuttavia, possono verificarsi alcuni effetti temporanei:
- I prodotti per lo sbiancamento dentale possono causare sensibilità dentale temporanea. Chi soffre già di sensibilità dovrebbe consultare il dentista prima del trattamento, per individuare le opzioni più adatte e meno aggressive.
- È possibile anche una irritazione dei tessuti molli, se la soluzione sbiancante entra in contatto con le gengive. In questi casi, le gengive possono apparire bianche subito dopo l’esposizione, ma tendono a tornare alla normalità in breve tempo.
Sbiancamento dei denti: fa male?
Lo sbiancamento dentale è un trattamento sicuro, minimamente invasivo e completamente indolore, se eseguito professionalmente. In alcuni casi, può comparire una leggera sensibilità dentale nei giorni successivi, ma si risolve rapidamente.
Per mantenere i risultati dello sbiancamento e alleviare eventuali fastidi, è fondamentale attenersi scrupolosamente alle indicazioni del dentista nelle 48 ore successive al trattamento.
Quanto dura lo sbiancamento ai denti?
La durata dei risultati dello sbiancamento dentale dipende in gran parte dalle abitudini del paziente, in particolare dall’igiene orale e dallo stile di vita. Il consumo di tabacco o bevande coloranti, come il vino rosso, può accelerare la comparsa di nuove discromie.
In ogni caso, lo sbiancamento non è permanente: con una corretta igiene, l’effetto può durare in media fino a un anno. Per prolungarne i benefici, è possibile pianificare trattamenti di mantenimento.
Presso le sedi di Lecce, Copertino e Gallipoli del Dipartimento di Odontoiatria di Istituto Santa Chiara, è possibile usufruire di trattamenti professionali di sbiancamento dentale, con risultati sicuri ed efficaci.
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