di Giulia Sparagna
Cos’è?
Con il termine disfagia si intende la difficoltà a deglutire e/o consentire il corretto passaggio del cibo dalla bocca allo stomaco.
La disfagia è una problematica molto frequente, può colpire persone di tutte le età: bambini, adulti e anziani e ha conseguenze importanti per la salute, per cui è fondamentale saperla riconoscere.
Quali possono essere le cause della disfagia?
La disfagia può essere:
- Presente nel soggetto anziano come processo involutivo fisiologico della deglutizione
- Secondaria a:
- malattie neurologiche (ictus, sla, sclerosi multipla, morbo di parkinson, demenze, ecc)
- Tumori del distretto testa-collo
- Postumi di chirurgia del capo e del collo
- Trauma cranico
Quali segnali possono essere un campanello di allarme?
- Tosse o raclage (schiarirsi la gola) durante e dopo la deglutizione
- Voce “umida” o “gorgogliante” immediatamente dopo la deglutizione
- Modificazioni della voce
- Residui di cibo nella bocca dopo la deglutizione
- Incapacità di gestire la saliva
- Sensazione di soffocamento durante o dopo la deglutizione
- Sensazione di ristagni in gola
- Fuoriuscita di cibo dal naso
- Rigurgito di cibo
A volte, si possono avere delle semplici modificazioni comportamentali:
- Riduzione dell’appetito e/o dell’idratazione
- Lentezza e faticabilità durante la masticazione
- Rifiuto apparentemente immotivato di alcuni cibi
Nel caso in cui vengano osservati uno o più dei suddetti comportamenti, a chi è possibile rivolgersi?
È necessario assolutamente rivolgersi al proprio medico e recarsi presso centri specializzati, dove sottoporsi a visita con un medico deglutologo che effettuerà un esame strumentale con prove di deglutizione.
In base all’esito della visita, verrà poi consigliato il percorso più adatto.
Nella maggior parte dei casi è indispensabile l’intervento di un logopedista che accompagnerà il paziente e i caregivers attraverso il percorso riabilitativo.