26 Apr 2019

Elettroencefalogramma: cos’è e a cosa serve

Che cos’è l’elettroencefalogramma?

L’elettroencefalogramma (EEG) è un esame diagnostico neurologico, non invasivo e di facile esecuzione che, attraverso alcuni elettrodi posizionati sul cuoio capelluto, misura l’attività elettrica cerebrale, riproducendola su uno schermo sotto forma di una serie di onde. Viene utilizzato per identificare cambiamenti patologici dell’attività elettrica del cervello.

 

A cosa serve?

L’elettroencefalogramma è utilizzato soprattutto per la diagnosi e il monitoraggio dell’epilessia. Viene spesso prescritto anche a pazienti affetti dal cancro, perché sia i tumori primitivi del cervello, sia le eventuali metastasi cerebrali causate dai tumori di altri organi, possono provocare epilessia. Inoltre è indicato in presenza di un sospetto di infiammazione del sistema nervoso e per diagnosticare i disturbi del sonno. È utile come esame complementare in caso di cefaleatraumi cranici e altre malattie neurologiche.

È consigliato anche a pazienti con episodi di alterazione dello stato di coscienza, infezioni cerebrali, problemi di memoria, demenze, disturbi cerebrovascolari. È un esame che può presentare carattere di urgenza negli stati acuti di coma. Viene eseguito anche in Rianimazione a pazienti con danno cerebrale grave e, come da legge, per l’accertamento della morte cerebrale.

 

Chi può effettuare l’esame?

L’elettroencefalogramma è un esame che può essere effettuato a qualsiasi età e non presenta controindicazioni.
A volte l’EEG è utilizzato come screening per escludere, piuttosto che confermare, la presenza di alterazioni.

 

Come si svolge l’elettroencefalogramma?

L’EEG basale viene effettuato ambulatorialmente: il paziente viene fatto accomodare su una poltrona o lettino per favorire il rilassamento e vengono applicati gli elettrodi. L’esame viene effettuato dopo una privazione di sonno nei casi in cui si presentino eventuali anomalie di dubbia interpretazione che richiedono un esame diagnostico.

La registrazione degli impulsi elettrici prodotti dall’attività del cervello avviene mediante degli elettrodi appoggiati sul cuoio capelluto e tenuti fissi da una cuffia elastica. All’interno degli elettrodi, attraverso una siringa con un ago senza punta, viene iniettata una piccola quantità di gel per assicurare una buona conduzione elettrica. È obbligatorio rimanere rilassati e fermi per ottimizzare la registrazione del segnale elettrico cerebrale e ridurre gli artefatti di origine muscolare e da movimento.

Normalmente gli elettrodi vengono montati secondo uno schema fisso su tutte le parti del cuoio capelluto. Poiché ogni elettrodo riflette in prima linea l’attività della parte cerebrale più vicina, l’EEG è in grado di fornire informazioni non solo su attività elettriche anomale, ma anche sulla loro localizzazione.

L’esame è eseguito da un tecnico di neurofisiopatologia ed interpretato da un neurologo esperto di elettroencefalografia. Durante l’esecuzione dell’esame, per verificare la reattività dell’encefalo, il tecnico chiede al paziente di aprire o chiudere gli occhi, respirare profondamente per tre minuti o guardare una lampada che emette una serie di rapidi flash.

L’esecuzione dell’esame non presenta controindicazioni per donne in stato di gravidanza.

Non è necessario venire accompagnati.

L’elettroencefalografia non determina alcun fastidio o rischio per il soggetto e richiede circa 30 minuti.

 

Sono previste norme di preparazione?

Il giorno prima di eseguire l’esame occorre lavare i capelli e non usare gel o lacche. Si può effettuare la normale colazione/pasto e si devono assumere le consuete terapie, salvo diversa istruzione da parte del medico. Nel caso in cui l’EEG serva ad analizzare l’attività cerebrale durante il sonno, il paziente deve restare sveglio durante la notte precedente, per facilitare l’addormentamento al momento dell’esecuzione. Il giorno dell’esame bisogna portare l’impegnativa del medico che lo ha prescritto e tutta la documentazione relativa alla patologia per la quale viene richiesto.

 

L’elettroencefalogramma è un esame doloroso e/o pericoloso?

L’esame non è doloroso, né pericoloso. Durante l’esecuzione l’unico fastidio può essere dato dalla necessità di restare fermi a occhi chiusi, cercando di rilassare tutti i muscoli. Chi soffre di epilessia può raramente presentare un attacco, che può essere scatenato dalle luci accese davanti agli occhi del paziente per verificarne le reazioni.

 

Dopo l’esame

Finito l’esame si toglie il gel dal capo del paziente e sarà necessario un lavaggio successivo dei capelli per eliminarne ogni traccia.
La ripresa delle attività abituali è immediata.

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