La Laserterapia può avere un ruolo primario nella riabilitazione fisica dei pazienti affetti da polmonite interstiziale da Covid-19.
Ad affermarlo è il Ministero della Scienza e dell’Istruzione Superiore della Federazione Russa che, in collaborazione con l’Università Statale di Produzione Alimentare di Mosca e l’Istituto Medico di Educazione Continua, ha realizzato e pubblicato il manuale “Riabilitazione fisica dei pazienti con polmonite associata a infezione da coronavirus (COVID-19)”
I professionisti specializzati, impegnati nel trattamento dei pazienti Covid-19, – nonché autori del manuale – infatti, hanno rilevato che un ciclo di 10 sedute di laserterapia effettuate a cadenza giornaliera ha portato notevoli risultati su questi pazienti.
Non solo, ad avvalorare la tesi si aggiungono nuove ricerche realizzate da professionisti di levatura internazionale.
Un esempio è offerto dallo studio svolto dal Dr. Scott Sigman, chirurgo ortopedico a Boston e Responsabile Medico presso i Centri Ortopedici Ortholazer, che proprio in questi mesi ha utilizzato la laserterapia per il trattamento dell’infiammazione ai polmoni nei pazienti post COVID-19.
Lo studio del Dr. Scott Sigman è stato oggetto di pubblicazione sul Journal of Inflammation Research dal titolo “Evaluation of Adjunctive Photobiomodulation (PBMT) for COVID-19 Pneumonia via Clinical Status and Pulmonary Severity Indices in a Preliminary Trial” , volto a evidenziare la validità della Laserterapia MLS® su pazienti affetti da polmonite interstiziale causata da COVID-19.
Tra i ricercatori, assieme al Dott. Scott Sigman, la Dott.ssa Monica Monici, responsabile di ASAcampus – Laboratorio congiunto con il Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche dell’Università di Firenze.
Lo studio
Lo studio clinico ha coinvolto 10 pazienti, randomizzati in due gruppi di 5 persone:
- il gruppo 1 – gruppo di controllo – è stato sottoposto a protocollo standard che prevede integrazione di ossigeno, equilibrio di liquidi ed elettroliti, cure infermieristiche standard;
- il gruppo 2 è stato sottoposto a trattamento standard e a 1 sessione di Laserterapia MLS® al giorno per 4 giorni consecutivi.
Dal punto di vista tecnico “il trattamento con MLS® induce l’aumento della proteina antinfiammatoria NLRP10, una proteina in grado di inibire la produzione e il rilascio di citochine infiammatorie come l’interleuchina 1-β (IL-1β) e l’interleuchina 18 (IL-18). – come ha illustrato la Dr.ssa Monica Monici – Una volta in circolazione, IL-1β e IL-18 stimolano la produzione di altre citochine pro-infiammatorie come l’interferone-γ (INF γ), TNFα, IL-6, ecc, dando luogo a una reazione a catena che amplifica ed estende l’infiammazione in essere. Smorzando il rilascio di IL-1β e IL-18, dunque, la proteina anti-infiammatoria NLRP10, indotta grazie a MLS®, è in grado di controllare e ridurre la reazione infiammatoria”.
I risultati
Dai risultati dello studio clinico emerge che i pazienti del gruppo 2, sottoposti a Laserterapia MLS®:
- hanno avuto un rapido recupero;
- hanno mostrato un miglioramento degli indici polmonari (score: SMART-COP, BCRSS, RALE e CAP);
- non hanno avuto necessità di ricovero in terapia intensiva o del supporto di ventilazione meccanica;
- non hanno riportato conseguenze a distanza di 5 mesi dal trattamento.
Per quanto riguardo i pazienti del gruppo 1, non sottoposto a laserterapia, invece, è emerso che:
- il 60% degli stessi ha subìto ricoveri in terapia intensiva con ventilazione meccanica;
- hanno registrato una mortalità complessiva del 40%
- in follow-up a 5 mesi, nel 40% dei casi i pazienti hanno avuto una serie di complicazioni o comunque conservato lo stato patologico derivante dall’infezione
Dove effettuare la laserterapia
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