Lo scopo dell’osteopatia è di apportare dei miglioramenti ai correnti sistemi di chirurgia, ostetricia e al trattamento delle malattie genetiche.
Il suo fondamento scientifico è l’anatomia, la sua filosofia è l’integrazione tra corpo, mente e spirito, si basa sull’interrelazione fra la struttura, la funzione e la capacità del corpo di guarirsi da solo quando meccanicamente in salute.
L’Anamnesi
La particolarità dell’anamnesi per il bambino è basata sul fatto che sono i genitori a rispondere per lui. Questa mediazione, oltre che a dare le informazioni di cui l’osteopata ha bisogno, contribuisce a dare informazioni sulla modalità di relazione instauratasi tra genitori e bambino.
Questo primo step ha l’obiettivo di individuare la causa scatenante del sintomo. In osteopatia è fondamentale discernere tra disfunzione di tipo muscoloscheletrico, viscerale e neurologico. Nel neonato il concetto olistico che si evidenzia è più importante. Un esempio può essere quello della compressione della sutura occipito mastoidea che si instaura durante la nascita (plagiocefalia) con conseguente irritazione del nervo vago, causando la disfunzione osteopatica somato viscerale.
Nei bambini nessun dettaglio può essere lasciato al caso!
Motivi di consulto
Per quale motivo portare i bambini dall’osteopata? Come può intervenire?
Alcune patologie rispondono in modo efficace al trattamento osteopatico: l’osteopatia in ambito pediatrico ha efficacia per diverse affezioni dell’età evolutiva. Si sono ottenuti buoni risultati nel trattamento della plagiocefalia (trauma da parto) ed in particolare della sutura occipito mastoidea e della sincondrosi sfeno-basilare nonché delle ossa lacrimali in caso di dacriostenosi.
Disfunzioni di queste regioni del cranio sono associate a:
- Problemi dell’apparato gastrointestinale
- Funzioni di deglutizione o suzione
- Problemi dell’apparato muscolo-scheletrico come il torcicollo
Il pianto è da considerarsi sempre associato a uno stato doloroso del bambino.
La plagiocefalia, secondo alcuni studi, sarebbe anche la causa problematiche dell’apparato visivo dovute ad una asimmetria delle ossa frontali e quindi delle orbite.
Tratteremo qui il primo stadio della vita del bambino, la nascita, e i campi di azione e benefici dell’osteopata.
La nascita
All’interno dell’utero il feto è protetto, al momento della nascita il corpo del neonato subisce compressioni importanti e forti trazioni. Il parto può diventar ancora più traumatico nel caso in cui sul corpo del neonato si esercitano forze di trazione e compressione tramite l’uso del forcipe, di spatole, di cucchiai o pressioni dirette sul ventre della mamma.
Possono così generarsi disfunzioni osteopatiche a carico dei vari distretti anatomici del neonato che andranno a perturbare il suo ritmo fisiologico e successivamente il suo sviluppo psicomotorio.
L’osteopatia attraverso manipolazioni delicate e non invasive ridona armonia e benessere al neonato garantendone uno sviluppo psicomotorio adeguato.
La plagiocefalia
Durante il travaglio ad ogni contrazione dell’utero il feto riceve importanti compressioni che inducono un vero e proprio modellamento del cranio affinché possa adattarsi alla forma della pelvi materna ed al passaggio di uscita.
Un travaglio lungo e protratto nel tempo spesso provoca un notevole modellamento del cranio che può persistere nei giorni seguenti. Il cranio inizierà a svilupparsi in modo asimmetrico.
Alla plagiocefalia sono spesso associati: torcicollo, vomito, disturbi del sonno e coliche. Tale condizione è dovuta dal fatto che le compressioni ricevuto dal cranio hanno interessato alcuni nervi cranici.
L’osteopata attraverso manipolazioni dolci potrà ristabilire i normali parametri craniali e di conseguenza estinguere le problematiche che si erano associate.
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