11 Feb 2019

Ansia sociale: quando la paura di come appari prende il sopravvento

Che succede se faccio qualcosa di sbagliato?

Ansia: una parola ricorrente, un vocabolo che si usa, e di cui spesso si abusa, al giorno d’oggi. Un termine che racchiude un significato ampio ed un disagio ancor più grande.

Il disturbo d’ansia sociale – o fobia sociale – è una condizione caratterizzata da un’intensa e persistente paura di affrontare le situazioni sociali in cui si è esposti alla presenza e al giudizio altrui per il timore di apparire incapace o ridicoli e di agire in modo inopportuno.
Chi è affetto da fobia sociale, che sia un bambino, un adolescente o un adulto; ha una paura irrazionale del giudizio altrui, tanto da indurlo a evitare situazioni sociali o a viverle con intenso disagio.

Nella maggior parte dei casi questo tipo di ansia inizia a far capolino tra gli 8 e i 15 anni, quando il giudizio “degli altri” inizia ad avere un certo peso e a condizionare ogni comportamento di chi soffre di questo disagio.

Quando sei un adolescente inizi a essere più consapevole di ciò che pensano gli altri. Sembra che ci sia una cosa “giusta” da indossare, dire o fare. Ci sono anche cose che non dovresti fare, cose che potrebbero essere imbarazzanti o che ti porterebbero a perdere la stima e l’approvazione degli amici.

Tutto ciò che si discosta dallo stereotipo sociale, ciò che è diverso, genera incertezza in un adolescente così sensibile, incertezza che degenera spesso in ansia, una vera e propria fobia di sbagliare, di essere sbagliato.

L’ansia sociale non è solo il brivido che anticipa un discorso in pubblico o la paura di partecipare a una festa con tante persone. L’ansia sociale è una condizione costante che costringe bambini, ragazzi e adulti a “non vivere bene” numerose situazioni della loro vita. Spesso li spinge addirittura ad evitarle. Non si tratta di paura di trovarsi in situazioni tipiche di vita sociale, è terrore di come le persone possano percepire i loro comportamenti. Anche piccole interazioni, come rispondere a una domanda in classe o mangiare con gli amici, possono essere estremamente spaventose per persone con disturbo d’ansia sociale: temono continuamente di fare qualcosa di imbarazzante o offensivo, di essere giudicati o addirittura respinti.

 

Non si tratta solo di timidezza

Stabilire un netto confine tra timidezza e fobia sociale è piuttosto difficile proprio perché le caratteristiche dell’una sfociano in quella dell’altra fino a confondersi. Ambedue sussistono solo e soltanto in relazione agli altri. Fuori dall’ambito sociale tali disagi non esistono.

A differenza dei soggetti timidi, che possono provare un iniziale disagio nelle interazioni con persone e situazioni nuove, chi ha un disturbo d’ansia sociale continua a essere estremamente preoccupato nell’apparire ansioso, debole, impacciato, stupido, sciocco o inadeguato.
Le persone timide che non presentano un disturbo d’ansia sociale, ad esempio, tendono a rimuginare in misura minore e solo poco prima dell’inizio della situazione ansiogena, presentano ansia di minore intensità durante la situazione stessa e, l’esposizione alla situazione temuta, non peggiora la sintomatologia, ma anzi diminuisce la probabilità di evitamenti futuri. Dunque, la timidezza, pur creando disagio nella persona, non compromette il funzionamento sociale, scolastico e lavorativo della persona.

Trascorrere un pomeriggio in caffetteria, far parte di una squadra di calcetto, leggere ad alta voce un testo in classe o di fronte un pubblico sono solo alcune delle semplici attività, vissute quotidianamente da una persona, che possono diventare montagne insormontabili per i soggetti che soffrono di ansia sociale. Ogni situazione che li vede esposti in prima persona al giudizio altrui sono fonte di sofferenza e quindi strenuamente evitate.

 

Chiedere aiuto è un passo duro quanto importante

Iniziare un percorso con un nostro esperto potrebbe rivelarsi fondamentale e potrebbe segnare un punto di svolta nella vita di persone che giornalmente si privano di esperienze costruttive e momenti potenzialmente felici.

Se pensi di trovarti in questa situazione, se non riesci a capire se la tua, o quella di un tuo caro, è timidezza o ansia sociale, contattaci.

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