di Claudia Isaia
In quanto individuo sociale, l’essere umano è di per sé caratterizzato da una quota di dipendenza. Nessun uomo è realmente privo di legami: per vivere, crescere, imparare abbiamo spesso bisogno di nostri consimili.
Anche il legame d’amore può portarci a fare esperienza di crescita sia in senso personale che di coppia, aumentando reciprocamente il livello di autostima e di benessere sia fuori che dentro la relazione (Acevedo e Aaron, 2009).
Questo è ciò che accade nella Dipendenza Affettiva (Love Addiction) in cui la relazione è vista come l’elemento essenziale per sentirsi completi.
In questi casi la persona che soffre di dipendenza affettiva vede il partner come il fulcro della propria esistenza, tende a mettersi in secondo piano e spende interamente le proprie risorse ed energie per il partner.
Malgrado l’aumento recente di richieste d’aiuto a seguito degli stati di profonda sofferenza successivi alla rottura di una relazione d’amore, la dipendenza affettiva non è attualmente inserita all’interno di un manuale nosografico (Mancini, 2019).
Nonostante ciò molti professionisti sono concordi nell’inserire la Dipendenza Affettiva all’interno della macro-area delle Dipendenze Comportamentali.
Sintomi della dipendenza affettiva
Perché tale accostamento?
Questa scelta è dovuta ad alcune delle caratteristiche della dipendenza affettiva. In questi casi l’amore che il dipendente affettivo prova verso un’altra persona occupa gran parte della sua vita, questo perché ogni pensiero e sentimento è rivolto al partner.
Il dipendente affettivo sente il bisogno di passare del tempo con l’amato e questo desiderio aumenta nel tempo, la relazione diviene un mezzo per gestire il proprio stress e le emozioni negative, la persona è incapace di ridurre il tempo in compagnia del partner o non riesce a interrompere la relazione, in assenza del partner l’individuo prova un senso di irritabilità o ansia.
Da cosa può dipendere il comportamento del dipendente affettivo?
Le cause della dipendenza affettiva possono essere dovute a molte variabili tra cui, ad esempio, l’esperienza di un modello educativo genitoriale iperprotettivo e volto a scoraggiare l’indipendenza (Potter-Efron 1989, Gayol, 2015)
Anche esperienze familiari traumatiche, perdite precoci o la necessità di prendersi cura prematuramente di un membro della famiglia affetto da malattia fisica o psichica (ibidem) possono aver influito sullo sviluppo di modelli relazionali riconducibili alla dipendenza affettiva.
Le convinzioni alla base della dipendenza affettiva, però, non sono esclusivamente associabili a fattori traumatici.
Esse possono, infatti, derivare da modelli culturali basati sull’idea di un amore duraturo e sulla vita di coppia come goal standard per la realizzazione personale (Mancini, 2019).
Il risultato di questo bagaglio esperienziale potrebbe tradursi in un legame potenzialmente basato su ciò che Acevedo e Aaron (2009) definiscono “Amore Immaturo”, un legame in cui dominano:
- desiderio di possesso
- tentativi di rimanere legati al partner a ogni costo
- mancanza di fiducia
- ossessione per il partner.
Queste caratteristiche, unite al senso di incertezza costante sul destino della relazione e all’ansia che ne deriva sbilanciano del tutto la relazione (Acevedo e Aaron 2009).
Questo genere di legame può comportare enormi costi per entrambe le parti che rimangono bloccate in un circolo vizioso di sfiducia e incertezza, sempre più isolate, private della possibilità di raggiungere elevati livelli di crescita personale.
Come uscirne?
Il primo passo riguarda l’ammissione dell’esistenza di una disfunzionalità all’interno della relazione e prosegue con un percorso di crescita personale volto all’autonomia (Telfener, 2020), basato sulla comprensione dei meccanismi sottostanti al circolo vizioso.
A tale scopo la terapia Cognitivo-Comportamentale potrebbe risultare un valido supporto.
Trattare la dipendenza affettiva
SEDE DI ROMA
SEDE DI LECCE
Teleriabilitazione
Presso Istituto Santa Chiara è attivo il servizio di teleriabilitazione dedicato sia ai pazienti in età evolutiva che a quelli adulti.
I pazienti potranno avere a disposizione i professionisti, comodamente e ovunque, senza incidere sulla qualità della terapia, che verrà rimodulata e proposta online, caso per caso.
Gli psicoterapeuti di Istituto Santa Chiara sono a tua disposizione a distanza in tutta Italia o a domicilio su Roma
Bibliografia
Acevedo, B. P., & Aron, A. (2009). Does a long-term relationship kill romantic love? Review of General Psychology, 13, 59–65.
Costa, S., Barberis, N., Griffiths, M. D., Benedetto, L., & Ingrassia, M. (2021). The love addiction inventory: preliminary findings of the development process and psychometric characteristics. International Journal of Mental Health and Addiction, 19(3), 651-668.
Gayol, G.N. (2015). Il copione di codipendenza nella relazione di coppia. Diagnosi e piano di trattamento. Alpes Italia, Roma.
Griffiths, M. (2005). A ‘components’ model of addiction within a biopsychosocial framework. Journal of Substance Use, 10, 191–197.
Mancini, F., Pugliese, E., & Saliani, A. M. (2019). Un modello cognitivo delle dipendenze affettive patologiche. Un modello cognitivo delle dipendenze affettive patologiche, 43-58.
Potter-Efron, R. T., & Potter-Efron, P. (1989). Assessment of co-dependency with individuals from alcoholic and chemically dependent families.Alcoholism Treatment Quarterly, 6(1), 37-57.
Sussman, S. (2010). Love addiction: Definition, etiology, treatment. Sexual Addiction & Compulsivity, 17(1), 31-45.
Telfener U. (2020). Gli Amori inquinati. Psicologia contemporanea, 282, 23-27