Società trasparente

Nella Sezione Amministrazione Trasparente sono pubblicati i dati e le informazioni previste dal Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, revisionato e semplificato dal Decreto legislativo n. 97 del 25.05.2016 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” per le parti compatibili con la natura privata di Istituto Santa Chiara. 

 

 

LISTE D’ATTESA

PRENOTAZIONE DIAGNOSTICA – IL FUNZIONAMENTO DELLE AGENDE PER GLI ESAMI CONVENZIONATI

Il Centro Unico di Prenotazione (CUP) dell’ASL competente richiede un’apertura periodica delle agende tramite circolare notificata a mezzo pec; attualmente l’apertura è trimestrale, ma le disposizioni di apertura potrebbero anche essere periodicamente differenti.

In esecuzione di quanto richiesto, l’azienda invia le agende al CUP che a sua volta le gestisce.

Quando un paziente richiede l’esecuzione di un esame in convenzione, verifichiamo la disponibilità in agenda (che è quella condivisa con il CUP in cui confluiscono tutte le richieste di prenotazione inoltrate al SSR).

Non appena disponibile, inseriamo l’anagrafica del paziente tramite codice fiscale e codice richiesta, in accordo con le esigenze del paziente. Se, infatti, l’esame non è prenotabile a breve, ovvero entro i termini prescritti, consigliamo al paziente di rivolgersi direttamente al servizio TUTOR del CUP per valutare la possibilità che possa liberarsi un posto nei giorni successivi.

Nel caso in cui il paziente voglia abbreviare i tempi, lo stesso può chiedere di eseguire l’esame con costi a suo carico, a prezzi sostenibili, come da politica aziendale. In questo secondo caso, il criterio è quello dell’arrivo temporale della domanda.

La struttura è anche convenzionata con diverse assicurazioni salute di cui il soggetto può usufruire nel caso in cui possegga una polizza di sanità integrativa.

L’agenda privata è tenuta in parallelo con le disponibilità rilasciate del CUP, tra le due non vi sono interferenze di alcun tipo.

SERVIZI DI RIABILITAZIONE DOMICILIARE EX ART. 26 L. 833/78 – PRESTAZIONI CONVENZIONATE

La riabilitazione domiciliare viene richiesta:

  • da unità operative ospedaliere per acuti e riabilitative, comprese quelle di lungodegenza, a seguito di dimissione protetta;
  • da strutture residenziali territoriali (RSA e strutture di riabilitazione);
  • dal MMG (Medico di base) o dal PLS (Pediatra di Libera Scelta) per insorgenza di patologie o condizioni che creano disabilità o peggiorano una disabilità preesistente. L’attivazione del servizio di riabilitazione domiciliare richiede la segnalazione del caso al DSS (Distretto Socio-Sanitario) di residenza del paziente, che avviene con le seguenti modalità:

Per i soggetti in dimissione dall’ospedale:

  • l’équipe medica dell’unità operativa, direttamente o per il tramite della Direzione sanitaria, contatta il DSS di residenza del paziente per organizzare l’attivazione della riabilitazione domiciliare. Il programma riabilitativo deve essere redatto dall’équipe medica, allegato alla lettera di dimissione e inviato per fax al distretto 72 ore prima della dimissione in modo da consentire la presa in carico territoriale;

Per i soggetti in dimissione da strutture residenziali territoriali:

  • l’équipe medica, che ha in carico il paziente, contatta il DSS di residenza del paziente per organizzare l’attivazione della riabilitazione domiciliare. Il programma riabilitativo deve essere redatto dall’ équipe medica, allegato alla lettera di dimissione e inviato per fax al distretto 72 ore prima della dimissione, in modo da consentire la presa in carico territoriale;
  • nel caso in cui la richiesta di riabilitazione domiciliare sia proposta dal MMG: il MMG o il PLS deve inviare una richiesta di intervento riabilitativo al distretto socio-sanitario di residenza del paziente con l’indicazione della diagnosi per l’attivazione della valutazione sanitaria multidisciplinare.

DOMICILIARI ESEGUITI SUL TERRITORIO DI BRINDISI

I pazienti in carico a questo tipo di servizio sono prevalentemente minori.

Le neuropsichiatre infantili del NIAT della ASL competente inviano tramite e-mail il progetto riabilitativo (PRI) dei pazienti sui quali dispongono di effettuare gli accessi riabilitativi anche in termini di tipologia e numero di accessi.

I PRI sono catalogati in lista in ordine di arrivo e, in base al medesimo, sono visitati dal medico interno che si reca a domicilio del paziente, valuta la situazione complessiva del paziente e, generalmente, conferma il numero e la tipologia delle prescrizioni il tipo di prestazione da eseguirsi.

L’eventuale priorità o meno in base alla gravità del paziente è disposta solo dal NIAT.

Trimestralmente sono effettuate delle valutazioni congiunte tra la ASL e la struttura per disporre in relazione alla proroga del PRI con o senza modifiche ovvero la sospensione del trattamento.

DOMICILIARI ESEGUITI SUL TERRITORIO DI LECCE

In caso di attivazione del servizio per mezzo di scelta del privato cittadino, il paziente chiede al medico curante una visita fisiatrica per riabilitazione domiciliare.

Il paziente deposita l’impegnativa alla ASL che invia il medico fisiatra del SSR.

L’organismo pubblico di competenza valuta se la prestazione è autorizzabile come trattamento di riabilitazione domiciliare in convenzione e, in caso affermativo, trasmette l’autorizzazione al paziente.

La ASL può prendere direttamente in carico la richiesta di erogazione delle prestazioni oppure inviare l’autorizzazione al trattamento al paziente che potrà scegliere la struttura presso cui eseguirlo.

Dacché, il paziente contatta le strutture autorizzate chiedendo i tempi di attesa.

I tempi di attesa sono connessi solo al numero di domande totali pervenute, in ordine temporale.

Laddove il paziente, consapevole dei tempi di attesa, decide di entrare in lista, comunica alla struttura: il numero di protocollo, la data di autorizzazione della pratica, dati anagrafici, la diagnosi, il numero di sedute autorizzate.

Per la lista di attesa vale la data di contatto del paziente nei confronti della struttura, indipendentemente da quella di autorizzazione ASL o da precedenti visite effettuate dal paziente.

Qualsiasi priorità ed urgenza è comunicata dalla ASL.

Una volta preso in carico, il paziente è cancellato dalla lista di attesa.

SERVIZI DI RIABILITAZIONE EX ART. 26 L. 833/78 IN REGIME SEMIRESIDENZIALE – PRESTAZIONI CONVENZIONATE

I pazienti contattano direttamente la struttura riabilitativa per l’esecuzione della prima visita a pagamento da parte del medico responsabile.

I trattamenti ex art. 26 della L. n. 833/78 sono dedicati a pazienti con patologie gravi di tipo fisico, psichico e sensoriale, contenute in linee guida sanitarie alle quali la struttura si attiene. Sono, infatti, escluse dall’area di interesse del servizio Semiresidenziale tutte le disabilità definite “transitorie o “minimali” di cui al D.M. Salute del 22/07/1996, che non prevedono l’elaborazione di un progetto riabilitativo di presa in carico globale.

Se in seguito alla prima visita a pagamento, da parte del medico della struttura, il paziente risulta elegibile per l’accesso al trattamento sanitario convenzionato, lo stesso è iscritto in lista di attesa con l’indicazione dell’anagrafica, della data della visita e della diagnosi effettuata.

Il numero di giornate di trattamento viene comunque stabilito dal medico in accordo con l’ASL di riferimento in base alle condizioni cliniche del paziente.

L’ordine di inserimento in lista di attesa è temporale, in base al giorno di esecuzione della visita.

La priorità è prevista solo per i pazienti dimessi entro 60 giorni dall’ospedale.

Mensilmente, un medico ASL, insieme con il medico della struttura, effettuano le valutazioni congiunte relative al percorso riabilitativo effettuato dal paziente.

Quando l’esecuzione delle prestazioni disposte sta per terminare, il medico interno valuta circa la proroga del servizio, la quale è inoltrata al servizio ASL competente per l’avallo circa la prosecuzione o meno del trattamento.

Può accadere che raggiunti un certo numero di accessi, in caso di miglioramento del paziente, il servizio ASL competente disponga il passaggio ad altro setting (ad esempio ambulatoriale). Dalla disposizione di passaggio, pertanto, il paziente è inserito in lista di attesa del setting ambulatoriale, in ordine di priorità di arrivo.

SERVIZI DI RIABILITAZIONE EX ART. 26 L. 833/78 IN REGIME AMBULATORIALE – PRESTAZIONI CONVENZIONATE

Il servizio riabilitativo in regime Ambulatoriale eroga prestazioni ad utenti affetti da menomazioni e/o disabilità importanti, spesso multiple, con possibili esiti permanenti, elevato grado di disabilità nelle ADL che richiedono un team multi professionale (almeno 3 tipologie di professionisti della riabilitazione, compreso il medico specialista in riabilitazione) che effettui una presa in carico omnicomprensiva nel lungo termine mediante un Progetto Riabilitativo Individuale in caso di adulto, che preveda molteplici programmi terapeutici. Per disabilità complessa s’intende la disabilità con alterazione di più funzioni secondarie a lesioni del SNC, a polineuropatie gravi, a traumi fratturativi interessanti almeno due arti o un arto e la colonna vertebrale, a patologia reumatica infiammatoria cronica non degenerativa (AR, connettiviti), a patologia oncologica.

I pazienti contattano direttamente la struttura riabilitativa per l’esecuzione della prima visita a pagamento da parte del medico responsabile.

La prima presa in carico da parte della struttura avviene in seguito alla prima visita da parte del medico fisiatra, nel caso in cui la patologia del paziente rientri tra quelle che è possibile trattare in regime ambulatoriale e le condizioni cliniche del paziente ne consentano la presa in carico, egli sarà inserito in lista d’attesa e dovrà attendere il proprio turno per iniziare il trattamento.

L’ordine di inserimento in lista di attesa è temporale, in base al giorno di esecuzione della visita, ovvero in base al giorno in cui la asl dispone il passaggio da un setting riabilitativo all’altro.

Mensilmente, un medico ASL, insieme con il medico della struttura, effettuano le valutazioni congiunte relative al percorso riabilitativo effettuato dal paziente.

Al fine di rivalutare di garantire la continuità della presa in carico, così come prescritto dalla normativa in materia:

  • Entro i 10 giorni precedenti alla conclusione del progetto/programma riabilitativo rilasciato dalla ASL, laddove il paziente necessiti di proseguire le cure riabilitative, l’Istituto Santa Chiara, al fine di evitare l’interruzione del percorso riabilitativo, chiede la proroga al Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione della ASL di residenza dell’assistito;
  • Il Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione della ASL di residenza dell’assistito, per il tramite delle proprie articolazioni periferiche, procede a nuova valutazione sanitaria del caso e, ove lo ritenga necessario, redige nuova prescrizione su apposito modulo del quale va consegnata copia allo stesso paziente.

Decorso inutilmente il termine dei 10 gg. lavorativi, la proroga s’intende tacitamente accordata. Resta impregiudicata l’attività di verifica dell’appropriatezza da parte dell’UVARP territorialmente competente sui trattamenti erogati (ingressi e/o proroghe) in sede di verifica dell’appropriatezza che vale fatto salvo il periodo di proroga tacitamente accordato.

SERVIZI DI RIABILITAZIONE EX ART. 26 L. 833/78 IN REGIME RESIDENZIALE – PRESTAZIONI CONVENZIONATE

L’accesso dei pazienti al regime di riabilitazione residenziale avviene direttamente da reparto ospedaliero per acuti. Come da Leggi e regolamenti attualmente vigenti, il nucleo ospita pazienti adulti che:

  1. abbiano superato la fase acuta della malattia;
  2. siano stabilizzati nelle funzioni vitali;
  3. abbiano necessità d’intervento riabilitativo intensivo e di supporto di tipo multi-professionale distribuito nell’arco delle 24 ore;
  4. siano in grado di offrire partecipazione attiva al programma riabilitativo e presentino un basso rischio di instabilità clinica.

Si può accedere alla riabilitazione intensiva se sussiste il bisogno riabilitativo intensivo e il paziente è in condizioni cliniche stabilizzate. In nessun caso, come da normativa vigente, un paziente che necessiti di riabilitazione, ma che sia in condizione di potenziale alto rischio di instabilità clinica, può accedere al presidio di riabilitazione extraospedaliera.

La valutazione del rischio di instabilità clinica deve essere effettuata dal medico dell’unità dimettente, il quale compila la scheda di presentazione del paziente, di seguito indicata.

Tale valutazione è basata sulla Scala NEWS (National Early Warning Score), che esprime un indice di probabilità di deterioramento clinico, e sulla scala CIRS (Modified Cumulative Illness Rating Scale – versione 10/2013), che andranno, obbligatoriamente, compilate.

I dati riportati nella scheda devono essere stati rilevati non oltre le 48 ore precedenti la richiesta.

È utile integrare tale scheda con qualsiasi altra documentazione clinica del paziente ai fini di un migliore inquadramento, fermo restando che la stessa non può sostituire la compilazione della Scheda di proposta di ammissione redatta dalla struttura, da compilarsi in tutte le sue parti. Il trasporto presso la nostra Struttura è a carico del paziente.

GESTIONE DELLE LISTE DI ATTESA

Ogni nuova richiesta viene registrata: una volta raggiunto il numero massimo di ricoveri per 40 posti letto, ogni nuova richiesta sarà inserita in lista d’attesa che fluirà in ordine cronologico, in base alla data di ricezione della proposta di ricovero.

CENTRO AMBULATORIALE AUTISMO – PRESTAZIONI CONVENZIONATE

I servizi riabilitativi sono erogati in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Regionale SSR tramite i Centri Territoriali per l’Autismo CAT. L’accesso ai servizi riabilitativi è possibile mediante l’inserimento all’interno della Rete di assistenza per gli ASD, che indentifica per ogni paziente un Progetto Riabilitativo Individuale PRI.

In particolare la Struttura, attraverso la sua segreteria, al primo accesso si occupa di:

  • Informare sui servizi erogati, sulle modalità di accesso alle prestazioni;
  • Accogliere reclami, segnalazioni di disfunzioni, suggerimenti, encomi ai fini di migliorare la qualità dei servizi offerti;
  • Assicurare rapporti rispettosi adeguati al bisogno.

In funzione della Rete di Assistenza per gli ASD e del PRI, viene preparata, dagli operatori del CAT, una lista d’attesa per l’ingresso nella nostra Struttura.

Le tariffe per le prestazioni ambulatoriali erogate dal Centro sono coperte dal Servizio Sanitario Regionale.

La conclusione, ovvero la dimissione del paziente, avviene in base a fattori caratteristici per l’erogazione dei servizi riabilitativi; infatti la conclusione/dimissione del paziente avviene per:

  • completamento del pacchetto riabilitativo in conformità anche alle direttive giunte dal CAT;
  • raggiungimento degli obiettivi predisposti nei pacchetti riabilitativi;
  • volontà del paziente.
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